Il Black Friday quest’anno ha preso in giro molti dei consumatori online, “sconti non veritieri e pratiche commerciali sleali”.
Un’indagine condotta dalla Commissione europea e da 13 autorità nazionali per la tutela dei consumatori dell’Ue sui siti di e-commerce, ha rilevato che il 23% degli sconti sui prodotti venduti online non sono stati del tutto leali. Quindi, molte di quelle spese che son sembrate apparentemente “un grande affare”, non sono state altro che una truffa.
Le norme sugli sconti
Il Black Friday è uno dei periodi più attesi dai consumatori, soprattutto in vista delle feste natalizie dimostrandosi come un’occasione per acquistare dei regali ai propri regali risparmiando anche qualcosina. Quest’anno però, i venditori (soprattutto gli e-commerce) pare non abbiano rispettato esattamente le norme vigenti.
La legge europea sull’indicazione dei prezzi prevede che si debba indicare il prezzo più basso applicato al prodotto nei 30 giorni precedenti l’offerta e presentare l’eventuale sconto basandosi su tale costo. L’indagine ha monitorato 16mila prodotti su 176 siti web europei (in un mese), rilevando violazioni in almeno il 43% dei portali esaminati. Nel 23% dei prodotti scontati, la percentuale di riduzione violava le norme Ue.
Il commissario per la Giustizia, Didier Reynders, afferma che “i risultati di oggi mostrano che i consumatori continuano a essere esposti a un gran numero di sconti non veritieri e pratiche commerciali sleali”. Adesso le autorità nazionali dovranno contattare i commercianti interessati per richiedere modifiche alle loro pratiche e, se necessario, avviare azioni esecutive che potrebbero portare a sanzioni pecuniarie.